Tre cose che dovresti sapere prima di svezzare un gattino

Lo svezzamento del gattino solitamente inizia attorno al quarantesimo giorno di vita e prevede la somministrazione di precisi alimenti solidi o semi-solidi dopo che il cucciolo è stato nutrito con il latte materno. Si tratta di una fase molto delicata ma essenziale per la sua crescita ed il suo sviluppo e, quindi, sarà importante procedere con la giusta cautela per assicurare al piccolo salute e benessere duraturi. I gatti hanno un apparato digestivo molto delicato per cui è importante non commettere errori o affidarsi a consigli sbagliati. Per questo la prima cosa da fare per capire come svezzare un gattino sarà sempre quella di parlare con un esperto. Ecco quindi tre cose che dovresti comunque sapere: 

Da allattamento a cibo solido

All’inizio si potrà sostituire una poppata dalla madre con uno o due cucchiai di latte di mucca. A volte viene suggerito di sciogliere nel latte metà tuorlo d’uovo per abituarlo a nuovi sapori oppure potrai scegliere del cibo umido o i croccantini idonei da ammorbidire nell’acqua. Man mano che passeranno i giorni potrai aumentare i pasti extra da alternare all’allattamento, procedendo finché lo svezzamento non sarà compiuto. Di norma il totale passaggio al cibo solido avviene attorno al sessantesimo giorno di vita. 

Si tratta di una fase molto delicata, per la quale dovrai avere molta pazienza. Difatti potrà capitare che il tuo gattino non abbia voglia di provare nuovi alimenti con diversi sapori e consistenze per cui non abbatterti. Ecco perché inizierai provando con piccole dosi quotidiane e, man mano che il cucciolo si abituerà, gli insegnerai a mangiare da solo rendendolo autonomo. 

Rispetta tempi me dosi

In commercio esistono alimenti specifici per lo svezzamento dei gattini che, tuttavia, richiedono una particolare cura nel seguire le indicazioni rispetto a dosi e intervalli tra una poppata ed un pasto solido. Le prime pappe, ovviamente, devono essere leggere e delicate perché devono poter facilitare il gattino nell’abituarsi a digerire nuove sostanze. 

Per esempio carne frullata cotta e omogeneizzati sono ideali per questa fase ma sarà importante vivere questo momento come un gioco e non come un’attività stressante. Lo svezzamento dovrà essere lento e graduale perché dovrà lasciare il giusto tempo al gattino per abituarsi a questa nuova attività. 

Dal quarantesimo al novantesimo giorno di vita

Infine devi sapere che lo svezzamento del gattino non è importante per la sola corretta nutrizione e per la sua salute ma anche per ciò che riguarda la sua relazione con la mamma. Questa fase lo renderà autonomo ed indipendente e gli fornirà le giuste basi per allenare e costruire la sua personalità. Ecco perché non dovrai procedere in modo frettoloso o precoce né ritardare lo svezzamento di troppi giorni. Ogni volta che avrai dubbi contatterai il veterinario perché dovrai assicurarti che il gattino, alla fine dei sessanta giorni, sia autonomo nel nutrirsi e indipendente dalla mamma

È anche per questo che il gattino non viene mai dato in adozione prima di sessanta giorni, favorendo un distacco sano dopo il quale il gatto non proverà alcuna sofferenza. In molti non sanno che trascorso questo periodo di tempo è la mamma a “stufarsi” dei gattini e che, trascorso qualche, mese questa non li riconosce nemmeno. Una volta concluso lo svezzamento potrai procedere con il cibo indicato per formule kitten fino al nono mese di vita. 

Comments

comments