I vermi intestinali del cane sono tra i parassiti più comuni che possono colpire il nostro animale domestico. Il contatto può avvenire sia tramite gli escrementi di altri cani, sia tramite i terreni che li hanno ospitati, con una longevità per le uova che può arrivare, come vedremo, fino a 5 anni.
I dati diffusi dai principali centri di veterinaria sono allarmanti: almeno 1 cane adulto su 10 può esserne colpito – e quando invece parliamo di cuccioli, possiamo arrivare a percentuali superiori al 30%.
In questo nostro approfondimento proveremo a capirne di più, imparando a limitare eventuali punti di contatto tra il nostro cane e questi parassiti, cercando altresì di riconoscere i più comuni che possono colpire il nostro amico a quattro zampe.
Attenzione: i sintomi sono difficili da individuare
Il primo problema con i vermi intestinali del cane è la difficoltà di individuare precocemente l’avvenuta infestazione. I sintomi sono spesso molto blandi e difficili da riconoscere anche per il più attento dei proprietari.
Quando i vermi sono ormai in buon numero all’interno dell’intestino del nostro cane, possono presentarsi sintomi più evidenti come il gonfiore addominale. Grazie alle competenze di un veterinario, in caso di dubbi, possiamo condurre delle analisi specifiche utili a individuare la presenza di tali parassiti.
Ne esistono di diversi tipi
Quando parliamo di vermi intestinali, in realtà non ci stiamo riferendo soltanto ad una famiglia di parassiti. Ne esistono di diversi tipi, ciascuno con le sue particolarità e soprattutto con le proprie modalità di diffusione.
Gli ascaridi sono tra i più comuni e, almeno nel nostro Paese, possono arrivare a colpire fino ad 1 cane adulto su 10. Non sono tra i più pericolosi e possono essere facilmente trattati.
I vermi uncinati hanno invece la capacità di poter attaccare anche l’uomo, penetrando il derma. Vivono nell’intestino cibandosi principalmente di tessuti di scarto e anche di sangue. Possono dare seguito a problemi importanti per il cane, che li soffre in modo particolare.
I Tricuridi, detti anche nella vulgata vermi a frusta, occupano invece con maggiore frequenza l’intestino crasso e sono altrettanto diffusi in Italia. Il suolo contaminato dalle feci di cani già infetti rappresenta una delle principali cause di trasmissione.
I tricuridi, come gli altri due che abbiamo appena citato, hanno la capacità di poter infestare anche gli esseri umani. Bisognerà sempre prestare attenzione all’eventuale presenza di questi parassiti nel tratto intestinale del nostro cane. Come abbiamo detto poco sopra, sarebbe sicuramente indicato consultare il proprio veterinario per verificare l’eventuale presenza di questi specifici parassiti.
Possono colpire l’uomo? Risposta purtroppo affermativa. Intervenire subito è d’obbligo, sia per la nostra salute che per quella del nostro cane.
Limitare il contatto è difficile, quasi impossibile
Perché i vermi intestinali sono così diffusi? Perché hanno grande facilità di riproduzione. Depongono le loro uova all’interno del tratto intestinale del cane, che poi le espelle tramite le feci.Tutti i luoghi e i terreni che vengono a contatto con gli escrementi del cane sono dunque a rischio. In ambienti specifici, infatti, le uova possono arrivare a sopravvivere anche per 5 anni. Un tempo di sopravvivenza lunghissimo, che rende la profilassi molto difficile.