L’Italia degli animali domestici, tra pregiati croccantini per cani e hotel pet-friendly

La scelta di accogliere in casa un animale domestico cambia la vita sotto tutti i punti di vista, ed è per questo che è importante non farla a cuor leggero. Non si tratta soltanto di trovare un compagno peloso e simpatico con cui condividere giochi e coccole: l’animale domestico diventa una parte integrante della propria esistenza e della propria routine, bisogna tenere conto delle sue esigenze e delle sue necessità e soprattutto considerare i costi di mantenimento e l’organizzazione logistica che avere un cane o un gatto comporta. Pensate alle vacanze, ad esempio: prendere un animale domestico significa capire se portarlo con voi o lasciarlo per qualche giorno con un amico, un parente o presso una pensione che possa occuparsi di lui mentre voi non ci siete. Sono cose da tenere in considerazione, così da poter fare una scelta serena e ponderata.

Certo è che gli animali ripagano le attenzioni e le cure con un affetto e un’amicizia tali da rendere impensabile immaginarsi poi la stessa vita senza di loro. Gli italiani, in generale, amano molto gli animali domestici e i dati recenti lo dimostrano: secondo il rapporto Assalco- Zoomark 2017, infatti, si stima che nel nostro paese ci siano almeno 60 milioni di pet come membri effettivi delle famiglie. Il rapporto non considera esclusivamente cani e gatti – certamente i più noti tra gli animali da compagnia – ma offre una panoramica varia e completa: gli animali da compagnia più numerosi sono i pesci (circa 30 milioni), seguiti dagli uccellini (13 milioni, il numero più alto in Europa). A seguire troviamo i gatti (7,5 milioni), i cani (7 milioni), altri piccoli mammiferi come i roditori (1,8 milioni) e infine i rettili, che raggiungono quota 1,3 milioni. Insomma, siamo un paese amante degli animali e lo conferma anche uno studio effettuato dalla società di prenotazioni alberghiere Hotel Tonight: in Italia una struttura ricettiva su due è pet-friendly, dato che ci colloca ben sopra la media mondiale (37%) ed europea (40%). Peccato che questa attenzione agli animali d’affezione sia controbilanciata da una tassazione particolarmente alta: nel nostri paese le cure veterinarie e il cibo per animali sono tassati con un’aliquota IVA al 22%, tra le più alte d’Europa.

C’è però anche un dato estremamente positivo: nonostante gli alti costi, gli italiani sono estremamente attenti a offrire ai loro animali domestici un’alta qualità della vita, attenzione che si traduce anche nella scelta scrupolosa e bilanciata degli alimenti: il 77% dei pet in Italia viene infatti nutrito con cibo industriale di qualità, come raccomandato dai veterinari per assicurare salute e sviluppo equilibrato.

La corretta selezione di croccantini per cani e di cibo per gatti è quindi una delle attività più meticolose per un padrone che abbia a cuore il proprio amico a quattro zampe. Scegliere alimenti con una composizione equilibrata significa prestare attenzione alla percentuale di proteine animali rispetto a quella di cereali e glutine (che non sono salutari): le crocchette scadenti presentano un’alta concentrazione di granaglie e cereali e la presenza – peraltro scarsa – di proteine animali provenienti da scarti di lavorazione. I croccantini per cani migliori, di contro, devono essere composti almeno per il 40% di carne o per il 30% di pesce (fresco o disidratato) ed essere possibilmente grain-free e gluten-free. Meglio ancora sarebbe scegliere crocchette o cibo che riporti sulla confezione la dicitura “cruelty-free”: significa che il prodotto non è stato testato su altri animali in fase di lavorazione, e garantisce quindi una scelta etica e consapevole.

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